Biodiversità, dalla natura alla tavola: i fiori di sambuco

Ci sono numerosi esempi di fiori commestibili, come il fiore di zucca e la lavanda. Ma uno dei fiori “preferiti” di stagione è il fiore dell’albero di sambuco, un arbusto con tante “facce”. Lo sciroppo e la marmellata realizzata dai frutti scuri di “sambucus nigra” sono abbastanza conosciuti. Però è la pianta a regalarci molto di più.

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È a metà maggio quando le piante di sambuco sono in piena fioritura. Si trovano nei boschi o in terreni abbandonati. Le infiorescenze con la forma di ombrellini bianchi sono un’attrazione e regalano un profumo inconfondibile.Ma bisogna fare attenzione perché alcune parti della pianta sono tossiche per il suo contenuto di cianuro e alcaloidi, ad eccezione però dei fiori e delle bacche. Le foglie macerate servono da antiparassitario nell’agricoltura biodinamica. La poltiglia tiene lontani i topi dalle piante dell’orto. I fiori non solo sono belli ma anche commestibili. È consigliabile però non raccogliere tutte le infiorescenze per preservare la salute della pianta, e cogliergli la mattina quando gli insetti non hanno ancora rubato i pollini.

Si possono così cucinare delle fritelle di sambuco, o fare lo sciroppo e con l’alternativa alcolica, anche lo spumante. Una ricetta dello spumante di sambuco si trova in calce all’ articolo (in questa occasione ringraziamo l’autore Antonio De Feo!)

Parliamo ovviamente di una pianta che cresce spontaneamente e, in tempo di crisi, potrebbe essere un ottimo prodotto per creare nuove opportunità di lavoro come è successo in Romania. Dal 2010 una piccola azienda produce bevande e marmellata al sambuco di piante locali ed esporta all’estero, incluso Australia e Gran Bretagna. La produzione supporta così l’economia rurale e crea posti di lavoro, almeno stagionale.

Scritto da Veronika Platzer

Fonti:

https://www.arezzoweb.it/2014/con-i-fiori-commestibili-la-biodiversita-si-riscopre-anche-a-tavola-196945.html

https://www.goodfood.com.au/good-food/food-news/elderflowers-help-romanias-rural-economy-to-bloom-20130620-2oko3.html

https://it.wikipedia.org/wiki/Sambucus

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Santè o Spumante di Sambuco

– ricetta e foto di Antonio De Feo

Vedendo in giro per le campagne una marea di fiori di sambuco mi sono chiesto come usarli nella birrificazione e dopo varie ricerche ho trovato alcune ricette relative allo spumante genovese e mi sono messo subito a rielabolarle ed ecco a voi il risultato:

Ricetta per 10 litri di Santè o Spumante di Sambuco.

  • 30 fiori grandi di Sambuco profumati ed appena schiusi
  • 1,2Kg di zucchero bianco
  • 2 limoni biologici
  • 1 arancia biologica
  • 30 grammi di acido citrico
  • *Coriandolo o altre spezie a piacere
  • Lievito

Procedimento.
Raccogliere i fiori di sambuco ed accertarsi che si siano schiusi da poco, che siano profumati e di grosse dimensioni

  1. Sgranare i fiori con una forchetta in modo da separare la parte verde che rilascia il sentore di raspo come quello dell’uva.
  2. Mettere i fiori sgranati in una scodella con 1,2Kg di zucchero semolato ed aggiungere 2 limoni biologici tagliati in 4 pezzi e 30 grammi di acido citrico e della buccia di arancia.
  3. Lasciare il tutto per 3 ore circa (non obbligatorio) mescolando di tanto in tanto e successivamente aggiungere 1,5 litri di acqua bollente.
  4. Lasciare il composto per almeno 12/24 ore e successivamente filtrare in una pentola usando un colino. 07 - Filtraggio con colino
  5. Versare sul colino 1 litro di acqua bollente* per lavare i fiori e far scolare. (*si potrebbe sostituire in quel litro di acqua con un infuso di buccia di arancia dolce e codiandolo macinato per dare un tocco in più).
  6. Portare a bollore per un paio di minuti lo sciroppo e versarlo in 5 litri di acqua fredda messi nel fermentatore.
  7. Rabboccare acqua fino ad un volume finale di 10 litri circa (OG di 1.045 circa).
  8. Attendere che la temperatura arrivi sotto il 25°C ed aggiungere il lievito e mescolare.
  9. Dopo una settimana a 20°C controllare con un densimetro se la densità è arrivata ad 1.003, si dovrebbe notare sul fondo un po di lievito sedimentato, quindi travasare ed attendere un’altra settimana.
  10. Se la densità dopo 7 giorni dal travaso è stabile (sempre se arriva ad 1.003) imbottigliare con aggiunta di 4 grammi litro di zucchero e riporre le bottiglie in luogo fresco e lontano dalla luce
  11. Dopo 30 giorni lo spumante è pronto per essere bevuto.

Per fare lo sciroppo eseguire i passaggi da 1 a 5 e dopo aver bollito per pochi minuti mettere lo sciroppo bollente nei vasetti sanificati, chiudere il coperchio e metterli a testa in giù fin quando non si sono raffreddati.

Tale sciroppo può essere usato per fare bevande fresche aggiungendolo all’acqua minerale o usato per fare dolci o per preparare altro spumante.

P.S. I fiori nel colino vanno stesi su carta da forno e fatti asciugare o in forno ventilato ad 80°C o al sole. Lo zucchero ancora presente si asciuga intorno ai fiori i quali possono essere utilizzati per aromatizzare tisane o altro. Una Volta asciutti vanno messi in un barattolo di vetro con un po di zucchero sul fondo o due zollette di zucchero per assorbire eventuale umidità.

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