R.A.R.E.Ca: il progetto per la salvaguardia delle razze autoctone

Oggetto della misura PSR sono il Bovino Agerolese, il Cavallo Napoletano, il Cavallo Salernitano ed il Cavallo Persano, l’Ovino Laticauda e l’Ovino Bagnolese, la capra Cilentana ed il Suino Casertano.

Mucca Agerolina

Un progetto, rientrante nel PSR Campania 2007-2013, mira alla salvaguardia ed al recupero di ciò che rimane del patrimonio di biodiversità di razze autoctone. Si tratta di R.A.R.E.Ca (Razze Autoctone a Rischio d`Estinzione nella Regione Campania). I TGA (tipo genetico autoctono) presenti in Regione Campania, iscritti al RA e/o LG (AIA-ARAC), ed oggetto della misura PSR sono il Bovino Agerolese, il Cavallo Napoletano, il Cavallo Salernitano ed il Cavallo Persano, l’Ovino Laticauda e l’Ovino Bagnolese, la capra Cilentana ed il Suino Casertano. In corso ci sono altri censimenti.

Queste razze offrono un`importante produzione, rispetto alle specie e alle razze cosmopolite,  utilizzando le risorse peculiari del territorio anche in ambienti difficili. Al progetto partecipano il Dipartimento di Scienze Zootecniche e Ispezione degli alimenti dell’Università Federico II di Napoli, l`Istituto per il Sistema Animale in Ambiente Mediterraneo del CNR, e l`Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Mezzogiorno. Il responsabile scientifico è il professore Vincenzo Peretti.

L`obiettivo di  R.A.R.E.Ca, è la tutela di razze e popolazioni adattate a particolari condizioni ambientali, in quanto portatrici di patrimoni genetici praticamente irripetibili.

L’obiettivo generale del progetto è quello di sostenere ed incentivare lo sviluppo dell’economia agro-zootecnica legata all’allevamento dei TGA individuati attraverso delle azioni mirate e sostenibili in termini agro-ambientali. Il progetto nello specifico si pone, in tutti i gruppi di specie/razze inserite nel bando i seguenti punti programmatici:  Massimizzazione della popolazione e minimizzazione della parentela fra i riproduttori, con lo scopo di aumentare da subito la popolazione mediante l’utilizzo di biotecnologie della riproduzione e selezionando, ad ogni generazione, riproduttori per ridurre il relativo coefficiente di consanguineità;

Individuare in termini oggettivi le caratteristiche di peculiarità dei TGA, del sistema di allevamento e qualificare le produzioni tipiche. Indispensabile appare realizzare un’analisi citogenetica e della variabilità di alcuni geni che influenzano le caratteristiche quali-quantitative e sanitarie del prodotto, l’esigenza di adottare piani di razionamento adeguati ai reali fabbisogni nutritivi dei diversi TGA, allo scopo di migliorarne il benessere animale e la capacità di caratterizzare le produzioni dal punto di vista qualitativo, attraverso l’utilizzo di analisi di tipo microbiologico, chimico, sensoriale e molecolare; Realizzazione di una rete con divulgazione e trasferimento dei risultati, attraverso azioni di formazione ed aggiornamento degli allevatori, degli addetti delle filiere zootecniche e dei consumatori, sulle principali tematiche affrontate nelle azioni precedenti. Sono elencati di seguito gli obiettivi, i benefici attesi ed i potenziali benefici suddivisi per ciascun gruppo di specie/razze inserite nel bando.

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