Manuela Amato, una partecipante dello Youth Exchange #attractivesmalltowns in Cristuru Secuiesc (ATA Mobility 22-29 aprile), ci descrive la sua esperienza:
L’esperienza dell’Erasmus+ è stata molto forte per me, ho passato una settimana molto intensa, vissuta al 100%, ricca di emozioni, insegnamenti e momenti di crescita.
Per la prima volta mi sono ritrovata in un contesto multiculturale: 40 giovani provenienti da Italia, Grecia, Estonia, Lituania, Turchia, Macedonia, Romania e Spagna, riuniti nel cuore di una Foresta della Romania, per la maggior parte del tempo senza la possibilità di accedere ad Internet.
Non essendo abituata a praticare l’inglese, non è stato molto facile per me, anzi ho vissuto qualche momento un po’ difficile ed anche qualcuno di sconforto. Sono così tanto abituata a parlare molto, fare tante domande, confrontarmi e raccontarmi e per la prima volta ho trovato di fronte a me una grande barriera: quella linguistica. Sentivo di non riuscire ad esprimermi al meglio, di non essere capace di cacciare fuori tutto ciò che avevo dentro, di essere in una gabbia.
Con il passare dei giorni ho capito che la gabbia me la stessi costruendo da sola, nella mia testa, perché per la prima volta nella mia vita, mi sono sentita capita senza troppe parole, ma solo con sguardi, abbracci e sorrisi.
Tutto questo è andato ben oltre le mie aspettative, ho capito che forse a volte non c’è così tanto bisogno di parlare molto, perché c’è un linguaggio universale, che è quello del nostro corpo.
Questo è stato l’insegnamento più grande che mi ha dato quest’esperienza.
Un’altra cosa che mi ha colpita molto è stata l’attività dell’ultimo giorno perché ha racchiuso tutte le emozioni provate durante quella lunghissima settimana. Ognuno di noi doveva scegliere una carta di Dixit che rappresentasse la propria esperienza e condividere con gli altri il motivo della scelta.
È stato bellissimo scoprire i diversi significati ed insegnamenti che lo stesso percorso ha suscitato in ognuno di noi.
La mia carta è stata questa:
L’elemento che mi ha spinta a scegliere questa carta sono state le scale. Ho vissuto questo percorso come l’inizio di una salita, l’uscita dalla mia comfort zone e la creazione di un nuovo obiettivo: migliorare il mio inglese per continuare a scoprire il mondo, le persone e le altre meravigliose culture.
Potrei dire mille altre cose per descrivere tutto ciò che ho vissuto ma mi sento di concludere con un consiglio per me stessa e per chiunque legga questo articolo:
Esci, scopri, evadi dalla tua comfort zone, emozionati, piangi, non dimenticarti di ridere, INSOMMA VIVI E FALLO ADESSO.
Vivi al 100% perché non c’è cosa più bella di tornare a casa e sentirti piena di idee, di pensieri, di ricordi, di insegnamenti, talmente tanto da avere il bisogno di un po’ di tempo per metabolizzare tutto quello che ti è successo, di aver incontrato persone che molto probabilmente non vedrai mai più nella tua vita, ma che ti hanno lasciato il segno. Siamo giovani, abbiamo la vita, possiamo superare tutto, facciamolo!
Ringrazio Acarbio per avermi dato questa possibilità, spero che sempre più giovani decidano di fare l’esperienza dell’Erasmus+, e sono molto curiosa di leggere anche le loro emozioni.
Non dimenticate di vivere.
Manuela Amato